Novara

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25 - 27 Settembre 2024

L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il Comune di Novara e la Regione Piemonte.

Per la prima volta – dal 25 al 27 settembre – ArtLab arriva a Novara con una tappa dedicata a un laboratorio di confronto per tutta la città – coinvolta in una fase di profonda trasformazione – e operatori culturali, artisti e creativi, policy maker pubblici e privati, agenzie per lo sviluppo territoriale, rappresentanti del Terzo Settore e imprese italiani ed europei.
L’evento – anticipato dalla presentazione della Relazione Annuale dell’Osservatorio Culturale del Piemonte – ruoterà attorno a due temi cari ad ArtLab: la rigenerazione dei beni a base culturale e la transizione digitale, con un focus sul ruolo dei dati per le organizzazioni e sul rapporto tra digitale e accessibilità.

La valorizzazione del patrimonio culturale sarà approfondita soprattutto dal punto di vista del contributo effettivo a processi di rigenerazione territoriale, anche nei contesti più marginali. L’obiettivo è quello di far emergere le condizioni abilitanti che rendono concretamente possibile la trasformazione di luoghi e immobili pubblici – spesso in condizioni di abbandono o sottoutilizzo – in driver di sviluppo locale, in strumenti di coesione sociale e di creazione di comunità, in risorse per l’imprenditoria culturale.
In questo quadro sarà dato spazio alle principali forme di amministrazione condivisa, come le esperienze di Partenariati Speciali Pubblico-Privati che, a Novara, saranno presenti per la prima volta insieme, e con l’ulteriore partecipazione di altre esperienze che lavorano a progetti dedicati alla (ri)attivazione di luoghi come spazi di comunità e di produzione culturale.

La transizione digitale rappresenta un importante banco di prova per le organizzazioni culturali, costrette a fare i conti con il ruolo sempre più centrale nella gestione e lettura dei dati. Da un lato la digitalizzazione del patrimonio culturale comporta la produzione di dati e metadati che possono dare vita a nuove narrazioni ed esperienze digitali, dall’altro le attività stesse delle organizzazioni ne producono sempre più (di pubblico, di offerta, di comunicazione, di impatto, etc.) che, messi a sistema, produrrebbero un portato informativo preziosissimo per orientare l’azione sia delle organizzazioni che dei policy maker. 

Ci confronteremo con esperienze nazionali e internazionali che valorizzano i dati anche attraverso l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di aprire nuove potenzialità di sviluppo. Rifletteremo anche sulle implicazioni del rapporto tra digitale e accessibilità, per comprendere come progettare esperienze accessibili e inclusive.