Quando
Ore 16:30 – 18:00
Dove
Galleria Giannoni, Complesso Monumentale del Broletto
Format
Ore 16.30 – 17.15
Sala 4A
Tecnologie digitali di mediazione nei musei: cosa funziona davvero?
a cura della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali
Dalle prime iniziative promosse a livello europeo a oggi, le tecnologie digitali sono da anni al centro di sperimentazioni nella mediazione del patrimonio culturale. Strumenti come la realtà aumentata, il video mapping e lo storytelling immersivo sono sempre più diffusi nei luoghi della cultura: rendono la visita più coinvolgente e facilitano l’accesso a contenuti complessi. Oggi è possibile interrogarsi sull’efficacia, sul gradimento e sulla sostenibilità di queste soluzioni.
La Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali presenta i risultati della ricerca condotta nell’ambito del programma Dicolab. Cultura al digitale in collaborazione con formules. Un’analisi approfondita dell’impatto delle tecnologie digitali on site sull’esperienza di visita, che restituisce un quadro utile a progettisti, operatori culturali e decisori pubblici per orientare scelte progettuali e politiche.
Intervengono:
Giovanna Cipolla, Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali
Flaminia Iacobucci, formules S.r.l.
Dicolab. Cultura al digitale è il sistema formativo realizzato e curato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 e finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
Ore 16.30 – 17.15
Sala 3A
TOCCPE – Tech-driven Opportunity in Cultural Consumption Patterns of the Elderly
Consumi culturali digitali e offerta tech-driven per il pubblico over 60
Le ultime proiezioni demografiche dell’ISTAT al 2050 mostrano non soltanto un calo complessivo dei residenti nel nostro paese, ma contestualmente un ampliamento della forbice generazionale. Nel 2050 la quota di anziani, di 65 anni e più, sale al 34,6% (dal 24,3% attuale), quella invece della popolazione di età compresa tra 15-64 anni scende al 54,3% (dal 63,5%). Una tale dinamica impone attenzione anche alla qualità della vita e del benessere psico-fisico nella fase della cosiddetta “silver age”, riguardo che passa anche dalle politiche culturali che come numerose ricerche hanno dimostrato sarebbero in grado di influire positivamente sul benessere globale dei cittadini non più giovani.
Accanto a tale prospettiva demografica, va aggiunta l’evidenza della prorompente accelerata tecnologica, avvenuta soprattutto a partire dalla pandemia del 2020, che da un lato ha pervaso in maniera crescente la nostra quotidianità creando ,dall’altro lato, gap di accesso a servizi e prodotti digitali, rischiando di escludere da una partecipazione sociale e culturale attiva le fasce più fragili della popolazione come gli anziani.
A partire da tali premesse l’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con Osservatorio Culturale del Piemonte, ha dato avvio ad un progetto di ricerca che ha avuto come obiettivo la raccolta di evidenze empiriche e buone pratiche per analizzare l’impatto della transizione digitale sui comportamenti sociali della popolazione over 60 e sul suo coinvolgimento in attività culturali e sociali.
Modera:
Sara Bauducco, Giornalista, Inchiostro Indelebile
Intervengono:
Maria Giangrande, Coordinatrice Osservatorio Culturale del Piemonte
Flavia Coda Moscarola, Docente Associata Politiche pubbliche, Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali, Università del Piemonte Orientale
Roberto Zanola, Docente Ordinario Economia e politica della cultura, Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali, Università del Piemonte Orientale
Marco Disarò, Ricercatore Università del Piemonte Orientale
ore 16.30 – 17.15
Sala 6B
Un’esperienza di alfabetizzazione digitale sull’impatto dell’AI
a cura di AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Università di Torino
Secondo l’IFLA Trend Report 2024 le tendenze globali che interessano le biblioteche evidenziano l’impatto della trasformazione digitale, nella quale – anche sotto l’impatto della IA – la conoscenza sta cambiando e il concetto di verità è messo fortemente in discussione. Servono nuove competenze digitali per promuovere un uso consapevole, critico e creativo della tecnologia, per comprenderne specificità, implicazioni e “sovraccarichi”. Le biblioteche hanno un ruolo importante nell’aiutare a orientarsi tra verità, opinione e disinformazione, insegnando a usare l’informazione e la IA in modo critico e responsabile, così da rendere le comunità di riferimento maggiormente pronte ad affrontare le sfide future e per tale via garantire la coesione sociale. La Biblioteca di Economia e Management di UniTo, in occasione della mostra “Supercharged by AI: synthetic and out of control”, ha approfondito l’impatto dell’IA sulle modalità di produzione, distribuzione e percezione delle informazioni e sulle ricadute sociali correlate.
Intervengono:
Augusta Giovannoli Biblioteca Archimede Settimo Torinese
Sandra Migliore, responsabile Biblioteca di Economia e Management dell’Università di Torino
Ore 17.15 – 18.00
Sala 3A
DiPa Tool- L’IA per l’accessibilità digitale
A cura di Fondazione Kainòn ETS
Il Digital Project’s Accessibility Tool (DiPA Tool) è uno strumento sviluppato da Fondazione Kainòn ETS che usa l’IA generativa per consentire ai musei di valutare e perfezionare l’accessibilità dei propri progetti digitali. È completamente gratuito e può essere utilizzato per migliorare iniziative già avviate o per supportare l’ideazione, accessibile, di nuovi progetti ancora da implementare.
Intervengono:
Isabella Ducros, Fondazione Kainòn ETS
Raffaele Vitulli, presidente Basilicata Creativa
Ore 17.15 – 18.00
Sala 4A
RIGENERATIVA – Formazione alla generative AI per la rigenerazione dei luoghi
A cura di Sineglossa ETS
Rigenerativa – Formazione alla IA generativa per la rigenerazione dei luoghi – è un progetto di formazione e sviluppo tecnologico selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale. Il progetto risponde ai bisogni formativi emersi all’interno della rete Lo Stato dei Luoghi, principale alleanza nazionale di spazi rigenerati a base culturale, e si rivolge a oltre 830 persone operative in realtà impegnate nella rigenerazione urbana e territoriale.
Il percorso formativo si articola su tre livelli progressivi – base, intermedio e avanzato – e mira a introdurre e consolidare competenze legate ai dati e all’intelligenza artificiale generativa, con particolare attenzione agli ambiti di applicazione culturale e sociale.
Elemento innovativo del progetto è lo sviluppo partecipato di uno strumento conversazionale sperimentale dedicato ai luoghi della creazione culturale, che si candida a sostituire i prodotti commerciali delle grandi aziende tecnologiche. Implementato attraverso metodologie collaborative e laboratoriali, sarà incentrato su logiche di federazione e condivisione del dato, etica e sostenibilità. L’obiettivo sarà quello di rendere accessibile uno strumento che possa supportare la produttività documentale con una visione tecnologica necessariamente basata sugli ecosistemi locali e sulla valorizzazione della filiera locale del dato, come vettore di autenticità, indipendenza creativa e autonomia culturale.
Intervengono:
Federico Bomba, Sineglossa ETS
Emmanuele Curti, Coordinamento Lo Stato dei Luoghi