Novara – Per la prima volta ArtLab arriva a Novara con una tappa dedicata a un laboratorio di confronto per tutta la città – coinvolta in una fase di profonda trasformazione – e per operatori culturali, artisti e creativi, policy maker pubblici e privati, agenzie per lo sviluppo territoriale, rappresentanti del Terzo Settore e imprese italiane ed europee.
L’evento ruoterà attorno a due temi cari ad ArtLab: la rigenerazione dei beni a base culturale e la transizione digitale, con un focus sul ruolo dei dati per le organizzazioni e sul rapporto tra digitale e accessibilità.
La tappa novarese – resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e del Comune di Novara – sarà una preziosa occasione di confronto, con un taglio molto concreto, sulle tematiche più attuali che plasmeranno il futuro del settore culturale italiano con uno sguardo al contesto europeo e internazionale.
ArtLab rinnova la sua vocazione di spazio di accoglienza e confronto sulle opportunità e sfide che emergono nella messa a terra delle politiche culturali, per immaginare insieme soluzioni concrete e praticabili.
‘’Dopo 14 anni di assenza – spiega la curatrice del programma Alessandra Gariboldi – con la tappa novarese siamo felici di inaugurare il ritorno di ArtLab in Piemonte, la Regione da cui ha mosso i primi passi. Un appuntamento che apre una collaborazione triennale con la città dopo il percorso concluso lo scorso anno con Bergamo Brescia Capitale della Cultura italiana.
Una due giorni dedicata a due temi cari alla manifestazione e di grande attualità per il settore culturale, declinati con una forte visione internazionale: la rigenerazione urbana a base culturale, su cui la città di Novara sta costruendo un percorso di sviluppo significativo per tutto il territorio, e l’impatto della transizione digitale per la cultura con un focus sul ruolo dell’utilizzo dei dati nell’orientamento delle azioni di organizzazioni e policy maker anche rispetto al tema dell’accessibilità’’.
Davide Maggi, consigliere di amministrazione Fondazione Cariplo e Presidente della Fondazione Comunità Novarese: “La rigenerazione urbana e la transizione digitale sono tematiche centrali per il futuro delle nostre comunità, e questo evento rappresenta un’opportunità unica per confrontarsi e condividere esperienze. La rifunzionalizzazione del patrimonio culturale è un aspetto fondamentale per stimolare la crescita e lo sviluppo locale, ma anche per creare legami più forti all’interno delle comunità, promuovendo coesione sociale e nuove opportunità imprenditoriali. Fondazione Cariplo, insieme alla Fondazione Comunità Novarese, è da sempre attenta e attiva per contribuire in maniera significativa a tracciare la strada per una comunità ancora più innovativa e inclusiva.”
Rigenerazione urbana a base culturale.
‘’La due giorni di ArtLab a Novara – dichiara il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – rappresenta un momento di approfondimento, ma soprattutto di confronto sugli strumenti innovativi che consentono di utilizzare la cultura come motore di sviluppo del territorio, puntando anche sulla transizione digitale e sull’innovazione tecnologica. Lo scorso anno, la sessione di ArtLab si è svolta a Bergamo Brescia Capitale della Cultura, oggi nella nostra città. Proprio a Bergamo e prima a Bari, abbiamo raccontato le nostre esperienze che hanno, come base solida, diverse forme di partenariato pubblico e privato. Da quello di Casa Bossi, storico edificio antonelliano da anni in stato di abbandono, oggi oggetto di una grande opera di rigenerazione vera e propria, alla Cupola di San Gaudenzio, gestita da Kalatà, società specializzata nella valorizzazione e promozione del patrimonio. Fino ad arrivare ai partenariati speciali pubblico-privati che stiamo realizzando con Spazio Nova e con il Teatro Faraggiana che attraverso ArtLab avranno anche l’occasione – per la prima volta – di confrontarsi con operatori e referenti di istituzioni di 15 esperienze italiane di PSPP attivati in Italia. L’obiettivo è quello di far emergere quanto la trasformazione di luoghi e immobili pubblici – spesso in condizioni di abbandono o sottoutilizzo – possa diventare un driver per lo sviluppo locale, ma anche uno strumento di partecipazione, di crescita e sviluppo per le comunità.
Ringrazio la Fondazione Fitzcarraldo e tutti i partner di ArtLab, a partire dalle Fondazioni, per aver scelto Novara per quello che sarà un momento fondamentale per mettere a confronto esperienze provenienti da tutto il nostro Paese, rendendo partecipi istituzioni, stakeholders, associazioni e cittadini”.
ArtLab Novara sarà dedicata al tema della rifunzionalizzazione del patrimonio culturale per contribuire alla rigenerazione dei territori, anche in aree periferiche. L’obiettivo è di individuare le condizioni per favorire la trasformazione di spazi e beni immobili pubblici – in stato di abbandono e sottoutilizzo – in driver di sviluppo locale, promotori di coesione sociale e di creazione di comunità, nonché risorse per l’imprenditoria culturale.
Sarà un’occasione per analizzare e confrontarsi sulle principali tipologie di gestione condivisa, come le esperienze dei Partenariati Speciali Pubblico-Privati, molti dei quali si incontreranno a Novara, per la prima volta, insieme a rappresentanti di altri programmi incentrati sul recupero e la valorizzazione di luoghi come centri di aggregazione e di produzione artistica.
L’apertura dei lavori di giovedì 26 settembre con l’appuntamento Oltre lo specchio: quale ruolo per la cultura nelle “altre” politiche di sviluppo dei territori? coinvolge – in tavoli di lavoro tematici – esperti e professionisti di vari settori, tra cui urbanistica, cambiamento climatico, welfare e sistema creditizio, con l’obiettivo di avviare un dialogo interdisciplinare tra vari settori e contribuire a costruire un percorso verso una maggiore coesione e sinergia tra vari ambiti, stimolando una visione più inclusiva dello sviluppo territoriale.
Alle 12.00 durante l’incontro Gli spazi di partecipazione attiva come leva di sviluppo territoriale la Fondazione Compagnia di San Paolo presenta i primi risultati dell’attività di monitoraggio e valutazione degli oltre 150 spazi di partecipazione attiva del Nord-Ovest. Segue alle 15.00 il workshop Pratiche di partecipazione attiva nei Presidi civici e culturali – sempre a cura della Fondazione, a numero chiuso, su iscrizione – in cui si discutono le pratiche dei presidi culturali e civici relative a diversi ambiti di indagine tra cui la governance, le pratiche ecologiche e di rete e la partecipazione attiva.
Nel pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 il panel La cultura che rigenera: percorsi e apprendimenti di attori pubblici e privati mette a confronto alcuni dei programmi che negli ultimi anni sono stati promossi in diverse regioni italiane, evidenziandone le maggiori criticità e indicandone le prospettive di sviluppo.
Ripartiremo venerdì 27 settembre con una mattinata dedicata a Partenariati Speciali Pubblico Privati: dalle singole esperienze alla costruzione di una rete, appuntamento strutturato in due momenti: il primo, su invito, riservato agli operatori che hanno siglato partenariati speciali o che sono in fase avanzata di definizione e il secondo dedicato a due tavoli di confronto – dalle 12.00 alle 13.30 – a cui parteciperanno i rappresentanti Enti Locali, Agenzie Nazionali e Regionali, imprese e organizzazioni del settore culturale – uno dedicato al confronto con le organizzazioni culturali e l’altro ai referenti della Pubblica Amministrazione.
Transizione digitale. La transizione digitale costituisce una sfida significativa per le organizzazioni culturali, che devono affrontare il crescente ruolo della gestione e dell’interpretazione dei dati. Da un lato, la digitalizzazione del patrimonio culturale genera dati e metadati in grado di dar vita a nuove narrazioni ed esperienze digitali; dall’altro, le stesse attività delle organizzazioni producono un volume sempre maggiore di dati (relativi al pubblico, all’offerta, alla comunicazione, all’impatto, ecc.) che, se integrati, potrebbero fornire un patrimonio informativo estremamente utile per guidare le azioni sia delle organizzazioni che dei decisori politici.
Esploreremo esperienze sia nazionali che internazionali che valorizzano i dati attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, con l’intento di aprire nuove opportunità di sviluppo. Inoltre, rifletteremo sulle implicazioni del legame tra digitale e accessibilità, per capire come progettare esperienze che siano accessibili e inclusive.
Il primo appuntamento dedicato al tema del digitale è previsto per giovedì 26 settembre – dalle 15.00 alle 17.00 – Future in the making: the role of data in culture / Futuro in divenire: il ruolo dei dati nel settore culturale che ha l’obiettivo di contribuire a gettare un seme di chiarezza nel mare magnum della natura dei ‘’dati’, con l’obiettivo di comprendere come il loro utilizzo possa rispondere in maniera coerente agli obiettivi strategici della progettazione culturale.
Seguiranno in contemporanea nel pomeriggio – dalle 17.15 alle 18.30 – le testimonianze di tre Esperienze legate alla transizione digitale che ne esplorano le diverse implicazioni: dall’adeguamento delle competenze interne delle organizzazioni con Digital skills: empowering learning communities, al progetto sviluppato dalla Fondazione A. Gramsci di Torino, in collaborazione con DM Cultura, sulla valorizzazione attraverso l’AI del patrimonio archivistico con AMA Gramsci: intelligenza artificiale e archivi fino a Echoes: uno spazio collaborativo digitale per il patrimonio culturale, guidato dal CRNS francese e con la partecipazione di 49 partner, nato su iniziativa della Commissione Europea.
Venerdì 27 settembre il panel Dati e Etica – dalle 10.00 alle 11.30 – vedrà operatori culturali e esperti di vari settori confrontarsi sulle sfide che la transizione digitale pone rispetto all’aderenza a principi etici e di sostenibilità. Alle 10.30 segue l’incontro Data for Policies: piattaforme ed ecosistemi di dati al servizio delle politiche che esplorerà il ruolo delle piattaforme di dati interoperabili per la creazione di ecosistemi informativi territoriali, in grado di orientare le azioni degli attori pubblici e privati e valutare l’impatto delle stesse.
La mattinata si chiude con l’incontro Accessibilità e digitale: anatomia di una sfida a partire dallo European Accessibility Act, direttiva dell’Unione Europea del 2019, che stabilisce i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi che richiede alle imprese private di rendere i loro siti web accessibili a tutti.
Il pomeriggio di venerdì è dedicato a due workshop tematici: il primo Progettare un servizio digitale per la cultura, a cura di Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, dedicato a professionisti, operatori e studenti che avranno l’opportunità di simulare il lavoro di un team di progettazione culturale; ai partecipanti sarà riconosciuta una certificazione delle competenze acquisite, nella forma di un Open Badge, standard utilizzato a livello europeo. Nel secondo Progettare esperienze culturali accessibili, a cura di Maria Chiara Ciaccheri i partecipanti sperimenteranno il concetto di “accessibility by design”, esplorando le sfide maggiori che l’accessibilità pone da un punto di vista organizzativo e strategico.
Entrambi i workshop sono gratuiti, aperti a tutte e tutti, a numero chiuso, su iscrizione.
Venerdì 27 settembre dalle 10.00 alle 11.15 è in programma la visita a Casa Bossi, di proprietà del Fondo Valorizzazione e Innovazione Piemonte gestito da REAM SGR S.p.A., esempio di rigenerazione urbana frutto di un partenariato pubblico/privato.
Inoltre, per il terzo anno consecutivo, la Commissione tecnica cultura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si riunirà a Novara giovedì 26 settembre, confermando il ruolo di ArtLab come spazio di confronto tra gli attori dell’ecosistema culturale.